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FACCE DA TEELENT: ALESSIA CAMOIRANO BRUGES

Oggi parliamo dell'arte di:
Alessia Camoirano Bruges

LA STORIA E LE ORIGINI DI ALESSIA

Mamma colombiana, papà italiano, ha vissuto nei suoi 26 anni di vita in una infinità di paesi. L’Italia è sempre stata casa sua con Roma, Genova, Verona e diverse città di Puglia, Sicilia e Calabria. Ma Alessia Camoirano Bruges ha vissuto anche in Tunisia, Egitto, Equador, Dubai, Abu Dhabi e Nord Europa con Copenaghen. Ma se questi luoghi erano dettati dal lavoro del padre ingegnere Ansaldo, oggi Alessia ha deciso di stanziarsi a Londra. Un amore nato all’età di otto anni. Un amore raggiunto appena terminate le scuole superiori.

L’arte, sembra scontato dirlo, ma ha sempre fatto parte di lei. Visto i continui trasferimenti la madre, ingegnere tessile e artista, è stata la sua insegnante. E in questa home school, storia dell’arte, pittura e disegno erano le materie base. Una volta a Londra, si è laureata all’University of the Arts e negli ultimi due anni e mezzo l’arte è diventata parte integrante della sua professione. Una passione che condivide con la realizzazione di documentari per la BBC.

IL CAMBIAMENTO: DA SVAGO AD ARTISTA

Il cambiamento da svago personale ad artista impegnata è arrivata quando Alessia ha iniziato a considerare la sua arte un mezzo per aiutare le altre persone. Ha preso parte a esibizioni. Ha seguito corsi di marketing. Si è fatta promozione online. Il tutto basandosi solo sulle proprie forze e acquisendo sempre più competenze. Diverse gallerie le hanno chiesto di rappresentarla, ma l’obolo da pagare era troppo alto. «Non trovo eticamente giusto dare loro il 60 per cento del ricavato delle mie opere.» Come darle torto!

Ma il vero freno al suo essere artista era il legame forte e quasi viscerale con le sue creazioni. «Prima di vendere una mia opera, io ho bisogno di capire chi è la persona. Perché la vuole. Dove la metterà. Se l’acquista solo per arredare casa, oppure c’è dell’altro. Le prime volte, quando non mi piaceva la risposta del cliente, mi tenevo il quadro.» Oggi questo ostacolo è stato superato.

LE OPERE E IL CONCETTO DI FLUIDITÀ

Ogni sua opera lavora sul concetto di fluidità. Due sono le ragioni. Lei per prima, come persona fa fatica a mettersi un’etichetta, a capire dov’è casa sua e chi è. «L’evoluzione e la trasformazione sono continui», afferma Alessia. «Tutto è transitorio e ho sempre vissuto il concetto del fluido come qualcosa che mi rispecchia. Ecco perché ho iniziato a sperimentare l’arte fluida.»

Inoltre, e questa la seconda ragione, «provo delle emozioni che vivo in maniera estremamente forte. E per anni queste emozioni mi distruggevano e non avevo praticamente vita. Ma ho iniziato ad accettarle come delle onde che arrivano e poi se ne vanno. La stessa cosa del fluido. Per me l’arte fluida rappresenta bene queste onde emozionali.»

E quando lei riesce a dipingerle allora restano. Alessia ha così modo di vederle e capire cosa stesse succedendo in quel momento. Una tecnica che si adatta perfettamente al suo essere, ma che nasce per pura casualità: «mi è caduta la pittura mentre stavo dipingendo. A quella, ho aggiunto altra pittura e altre cose. Ho dato loro del movimento. Mi è piaciuto. Poi ho cercato online per capire se questa cosa esisteva già.»

DALLA FLUID ART ALLE SPERIMENTAZIONI

Le tecniche sono un misto di fluid art e di sue sperimentazioni. Il movimento, ad esempio, nasce –almeno nelle prime collezioni– da un trauma subito. Perché come dice Alessia, «il tuo corpo ricorda tutto quanto. Il mio dipinto viene sempre con la poesia. Pittura e scrittura vanno insieme. Le poesie sono in italiano, inglese e spagnolo. Posso iniziare un verso in inglese, poi proseguire in italiano e in spagnolo. È sempre un mix.» Il prossimo passo sarà accompagnare l’opera con un video, per aiutare le persone a entrare meglio e capire a fondo la mia opera.

EQUILIBRIO PERFETTO FRA ARTE E DOCUMENTARI

Alessia è in un momento di grande stabilità. Attualmente è certa che non sceglierà mai tra la carriera di artista e quella di documentarista. «Amo realizzare documentari. Questo lavoro non si prende niente di me. Per me è un bilancio perfetto.»

Il suo prossimo step è realizzare un libro con le sue poesie e le sue opere. «Mi sta costando molto. Non credo di essere emozionalmente pronta. Il materiale c’è già tutto. Non riesco a metterlo insieme. C’è un blocco da qualche parte dentro di me che devo superare. E vorrei farlo in italiano cercando di far pace con l’Italia.»

IL SEGRETO DI ALESSIA

Il suo segreto è nella costante e continua ricerca che alterna con il silenzio. «La parte più difficile è rimanere da sola con i miei pensieri e accettare la vita così com’è, senza cercare di cambiare. Io, ad esempio, non bevo. E per molti miei coetanei questo è strano. Ma se dovessi farlo, sarebbe un ostacolo per me nell’accettare la vita così come è. So che userei l’alcool come una scappatoia.»

LE OPERE DI ALESSIA

Ti piace lo stile di Alessia? Vuoi dirglielo di persona o conoscere a fondo il suo stile e le sue opere? Scrivile, ammira la sua arte o scegli quale portare a casa tua al link qui sotto!

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