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SCERBANENCO SECONDO FIOR

Un grandissimo disegnatore, uno scrittore che primo fra tanti ha interpretato il giallo italiano, uno spazio inclusivo nel cuore di Porta Nuova: ecco gli elementi base della mostra che vede protagonisti Manuele Fior e Giorgio Scerbanenco presso il Volvo Studio di Milano

Come i grandi interpreti prestano la propria voce agli attori internazionali che ci intrattengono nelle sale cinematografiche e davanti alla TV, così l’artista Manuele Fior presta il suo immaginario artistico alle parole di Giorgio Scerbanenco maestro del giallo italiano. Dal 19 marzo, fino al 29 giugno il Volvo Studio Milano (Viale della Liberazione angolo Via Melchiorre Gioia) ospita per la prima volta a Milano la mostra SCERBANENCO SECONDO FIOR dedicata all’incontro tra il mondo narrativo di Giorgio Scerbanenco e l’interpretazione visiva del rinomato artista Manuele Fior.

Un nuovo spazio milanese in Porta Nuova dedicato all’arte arte e alla cultura perché “qui non si vendono auto” precisa Chiara Angeli, direttore commerciale di Volvo Car Italia e padrona di casa. “Questo luogo, infatti, fortemente voluto da Volvo Car Italia, la cui sede è a Bologna, è il punto di partenza dove parliamo dei valori che distinguono il nostro brand.” Una scelta del luogo non casuale dato che una parte di questi romanzi scritti da Giorgio Scerbanenco, quelli che hanno come protagonista Duca Lamberti, sono tutti ambientati nel nuovo quartiere di Porta Nuova, “in un zona dove io vivo e che vedo tutti i giorni sotto questa nuova luce che 40-50 anni fa, nelle sue descrizioni, era completamente diversa; un’evoluzione della città incredibile” racconta la responsabile commerciale di Volvo. “Un lavoro che non passa inosservato” analizza l’assessore alla cultura di Milano Tommaso Sacchi. “Negli anni Volvo Studio è diventato un’agorà, un luogo pubblico, aperto che ha saputo accogliere iniziative di cultura e stimolare la città”.

/ Chiara Angeli, Head of Commercial Operation, Volvo Car Italia, e Elisabetta Sgarbi, Direttore generale e Direttore editoriale della nave di Teseo e curatrice della mostra.

MANUELE FIOR/ L’isola degli idealisti

Al Volvo Studio Milano rimarranno esposte 21 tavole con le opere originali create da Manuele Fior, le stesse che accompagnano le nuove edizioni dei romanzi di Giorgio Scerbanenco pubblicati da La nave di Teseo. La curatela dell’esposizione è stata presa in consegna dalla stessa Elisabetta Sgarbi, Direttore generale e Direttore editoriale della nave di Teseo. “Scerbanenco è uno scrittore che ha già una storia” racconta la direttrice, “ma poi, come succede con alcuni autori che non ci sono più, avviene una sorta di propensione all’oblio. Questa sua vita, però, questa sua storia va rinvigorita attraverso l’opera stessa. Scerbanenco mi è parso un’impresa impossibile, ecco perché l’ho affrontata.” Un’opera sterminata: dai romanzi rosa a quelli non propriamente noir, ma che lo sfiorano. “Una bella scrittura che abbiamo cominciato a mostrare con la pubblicazione di un libro praticamente inedito che è L’isola degli idealisti. Ma il nostro scopo è quello di pubblicare l’opera omnia di Scerbanenco.

Manuele Fior, grandissimo disegnatore, come ama definirlo Elisabetta Sgarbi, ha realizzato immagini di qualità assoluta a cui si aggiunge la profondità del clima mutuato dal cinema, proprio come se fosse un racconto ulteriore. “Manuele Fior non va mai a cercare di rappresentare una scena in particolare del libro, semmai crea un suo ambiente che magari non è neanche dentro il libro e quindi crea una visione sua, autonoma” approfondisce Elisabetta Sgarbi. “All’inizio del progetto non conoscevo Scerbanenco, però non importa, nel senso che quando s’incontra una persona che avrà un ruolo fondamentale nella propria vita, non si presenta con il curriculum” spiega Manuele Fior. “Non importa; bastano due informazioni, basta un’occhiata, e il percorso che si deve cominciare ha già preso una buona strada.

/ Manuele Fior

L’artista cha collabora con le sue illustrazioni a riviste come The New YorkerVanity Fair, a quotidiani come la RepubblicaLe Monde e Il Sole 24 Ore, ha spiegato quanto sia raro trovare delle condizioni in cui si lavori così liberamente, perché “ormai questo lavoro è diventato, forse anche con l’intelligenza artificiale sempre più una specie di comound, in cui il cliente si sente libero di chiedere tutte le modifiche che vuole: ogni tanto mi tocca rispondere che non stiamo facendo un presepeInvece, quando le illustrazioni nascono da un percorso, che è necessariamente più personale, perché Scerbanenco ti attraversa, il risultato è sempre più interessante e sono molto soddisfatto fino a questo punto, e molto contento di continuare.”

Credits Simona Chioccia.

Info mostra e orari:
“SCERBANENCO SECONDO FIOR”
Dal 19 marzo al 29 giugno 2024.
Accesso libero da lunedì a sabato dalle ore 08.00 alle ore 20.00domenica chiuso.

Volvo Studio, Viale della Liberazione ang, Via Melchiorre Gioia, Milano.

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