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A CENA CON VALENTINA

Vi invito alla mia cena informale: Un’esperienza unica di connessione tra artisti e collezionisti.

JOËL ANDRIANOMEARISOA | Studio Joël Andrianomearisoa

Nel cuore pulsante della mia casa, ho deciso di trasformare il mio spazio in un luogo di incontro e scambio culturale. L’idea alla base di queste serate è semplice ma potente: organizzare cene esclusive dove presentare artisti a un selezionato gruppo di 24 collezionisti, siano essi esperti o semplicemente appassionati e curiosi. In questo articolo, vi porterò nel mondo affascinante di queste serate, dove l’arte si mescola con la convivialità e le relazioni si intrecciano in un’atmosfera di creatività e ispirazione.

La mia passione per l’arte e il desiderio di parlarne senza fretta o l’ansia che spesso le gallerie trasmettono a chi non è un habitué mi hanno portato ad aprire le porte della mia casa. La mia cena informale permette all’artista di presentare le proprie opere in un contesto caldo e accogliente; dall’altro lato, offre ai collezionisti l’opportunità di scoprire artisti che magari non conoscevano e di interagire con loro in modo autentico e divertente.

Ogni cena è organizzata con cura, scegliendo un artista diverso per ogni occasione e facendo sì che gli invitati siano in qualche modo coinvolti, scommettendo sul giudizio delle opere esposte. Le opere vengono collocate in diverse stanze della mia casa, confondendosi tra quelle già presenti e creando un percorso che i collezionisti possono esplorare mentre sorseggiano un calice di vino. Anche il tipo di cena varia, passando da quella più impostata a una più dinamica, a seconda del taglio che desidero dare all’evento. Chiedo a ogni chef di sorprendermi inventando un piatto dedicato all’artista della serata, in modo da creare un’esperienza culinaria e artistica unica.

La scelta degli artisti è un momento cruciale del processo. Collaboro con galleristi, curatori e esperti del settore per individuare l’artista giusto per la cena. Spesso, gli artisti selezionati sono già presenti nella mia collezione e ritengo meritino di essere conosciuti. Durante le cene, l’artista ha l’opportunità di raccontare il proprio lavoro, spiegare le fonti di ispirazione e condividere le sfide che affronta nel suo percorso creativo. Questo dialogo diretto crea un legame speciale tra l’artista e i collezionisti, che possono apprezzare le opere non solo dal punto di vista estetico, ma anche emotivo e intellettuale.

Per la mia prima cena informale, ho scelto un artista che mi aveva colpito inizialmente per la sua estetica, ma che mi ha anche coinvolto profondamente grazie alla sua filosofia: Joël Andrianomearisoa. Questo artista del Madagascar ha quasi 50 anni e nel 2019 ha rappresentato il suo paese alla 58esima Biennale di Venezia. Negli anni ha instaurato collaborazioni importanti con brand come Moleskine, Diptyque e Dior, con il quale ha creato un’opera monumentale. Un ulteriore stimolo per i miei amici collezionisti è stata la recente acquisizione di una sua opera da parte del MET di New York. Ciò che colpisce osservando i lavori di Andrianomearisoa è l’estrema eleganza che trasmettono. L’essenza del suo lavoro riflette la ricchezza culturale del Madagascar, intrecciata con influenze internazionali e caratterizzata da un approccio multidisciplinare che abbraccia una grande varietà di materiali.
Spinto dalla sua forte sensibilità, l’artista indaga la materialità delle emozioni, utilizzando principalmente 
tessuticarta e setacostruendo narrazioni astratte che parlano di amore, nostalgia, speranza e fragilità, evocando sensazioni universali attraverso racconti intimi e complessi.

JOËL ANDRIANOMEARISOA | | Our last sunset before you go

Le opere di Andrianomearisoa introducono una dimensione poetica in cui ogni colore e ogni sfumatura diventano strumenti per esplorare le profondità dell’animo umano e la complessità delle relazioni. La reazione dei miei amici collezionisti è stata di vero entusiasmo; molti di loro hanno apprezzato l’opportunità di scoprire artisti che altrimenti non avrebbero conosciuto. L’interazione diretta con Joël ha consentito loro di approfondire la comprensione del suo lavoro e della sua visione artistica.

Al termine di ogni cena, spesso nascono collaborazioni e acquisti. I collezionisti si sentono ispirati a investire nelle opere degli artisti presentati, contribuendo così al loro sostegno e alla loro crescita professionale. In questo caso, Joël è stato acquisito da un importante fondo americano che ha richiesto un lavoro delle stesse dimensioni di quello esposto al MET. Questo aspetto è particolarmente gratificante per me, poiché vedo come le mie cene possano fare la differenza nella carriera di un artista.

In un mondo sempre più digitalizzato, dove le interazioni avvengono spesso attraverso uno schermo, le cene a casa mia offrono un ritorno alla convivialità e alla connessione umana. Ogni incontro diventa un’opportunità per apprendere, condividere e crescere insieme, alimentando la passione per l’arte in un contesto di amicizia e supporto reciproco. Tutto questo mi consente di seguire le mie più grandi passioni: quella per l’arte e quella per le relazioni umane, uno degli elementi più importanti della mia vita.

Arrivederci alla prossima cena…

Articolo di Valentina Baldini

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