01 – La materia
La scultura ha un rapporto essenziale con la materia: bronzo, marmo, terracotta, gesso, plastiche e resine. Ogni materiale ha le sue caratteristiche di lavorabilità, di tecnica, di riproducibilità e di conservazione. Conoscerne dunque le caratteristiche è imprescindibile per capirne l’essenza stessa.
02 – La tiratura
Una scultura per essere considerata pezzo unico può avere una tiratura fino a 8 esemplari (più massimo due prove d’autore), purché ogni copia sia numerata e firmata dall’artista. Marmo, terracotta e gesso sono invece difficilmente riproducibili e dunque non dovrebbero essere soggette a tiratura.
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03 – Il peso e le dimensioni
Un aspetto non secondario quando si pensa alla scultura sono il peso e le dimensioni. Se un quadro ha un ingombro bidimensionale, la scultura è tridimensionale (salvo bassorilievi o altre eccezioni) e necessita di uno spazio adeguato. Collocare una scultura significa poterla ammirare in un contesto, in cui l’altezza a cui è posizionata ha una sua importanza. Da non sottovalutare anche il peso, soprattutto in caso di sculture in marmo (1 mc pesa 2,5 tonnellate), che non rende facilmente trasportabili questi oggetti d’arte.
04 – Il prezzo
Se nella pittura il costo dei materiali è una voce secondaria rispetto al valore dell’opera, nel caso della scultura tale voce non è trascurabile. Oltre ai costi di artigiani, fonderie, trasporti, è la stessa materia prima ad avere un costo iniziale importante, che spesso incide sul prezzo di vendita, in particolare con il marmo.
05 – La conservazione
Ogni materiale ha le proprie caratteristiche, la propria fragilità e le proprie norme di conservazione. Non tutte le sculture possono essere esposte all’esterno, sebbene tradizionalmente l’arte statuaria abbia anche questa funzione. Il marmo bianco, materiale affascinante, si può sporcare, mentre il bronzo necessita di particolari patine. Terracotte e gessi sono particolarmente fragili e necessitano di maggiore attenzione.
Articolo di Federico Rui