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Come si muove il mercato dell’arte

Bastano tre fasce di prezzo per far luce sul complicato mondo dell' arte?

Trattare i numeri è (quasi) sempre noioso; ma anche in questo caso, l’arte rende sempre tutto più interessante. Qui parliamo del mercato dell’arte e per comprenderlo al meglio utilizziamo la classificazione delle fasce di prezzo sviluppata da Art Basel e UBS per monitorare annualmente ogni passaggio di denaro legato alle opere d’arte: quasi 65 miliardi di dollari nel 2023. La fascia bassa, media e alta dell’Art Market Report 2024 presenta specifiche caratteristiche e dinamiche che riflettono i comportamenti dei collezionisti, le strategie dei dealer e l’evoluzione dei valori artistici. Per dare un peso monetario, la fascia bassa comprende opere vendute per meno di 50mila dollari. Rappresenta la maggior parte del volume delle transazioni e offre un punto di accesso per nuovi collezionisti e investitori con budget limitati. La fascia media, con opere valutate tra 50mila e 250mila dollari, si distingue per la sua stabilità e la capacità di attrarre collezionisti sofisticati alla ricerca di qualità e potenziale di crescita. Infine, la fascia alta, che abbraccia opere vendute oltre i 250mila dollari, è dominata da artisti Blue-chip e OldMasters, le cui opere raggiungono cifre astronomiche e continuano a rappresentare l’apice del mercato dell’arte.

 

SEVENTYFOUR | Shuttertock

GIORGIO ROSSI | Shuttertock

COSA BOLLE IN PENTOLA SOTTO I 50K

Nel 2023, la fascia bassa ovvero quella delle opere d’arte valutate sotto i 50mila dollari ha dominato il volume delle transazioni, rappresentando il 93% delle vendite alle aste di belle arti. Tuttavia, in termini di valore, queste opere costituiscono solo il 12% del totale, riflettendo la prevalenza di lotti venduti a meno di 5mila dollari che, pur numerosi, contribuiscono solo al 2% del valore complessivo. I dipinti sono il media predominante in questa fascia, rappresentando il 39% dei lotti venduti e il 44% del valore delle vendite. Tuttavia, stampe e fotografie occupano una quota significativa, con il 12% del valore e il 15% dei lotti. Questo indica una diversificazione nei gusti dei collezionisti e una maggiore accessibilità per chi desidera investire in arte senza impegnare somme ingenti. Il segmento delle opere sotto i 50mila dollari ha mostrato una crescita del 3% nel 2023. Un incremento in controtendenza rispetto alla volatilità dei segmenti di prezzo più elevati. Le opere della fascia bassa offrono un rifugio sicuro per i nuovi collezionisti e per coloro che dispongono di budget limitati; rappresentano, quindi, una porta d’accesso cruciale al mondo dell’arte. Le vendite online hanno svolto un ruolo cruciale in questo segmento. Nel 2023, il 58% del valore delle vendite nelle aste di belle arti online-only proveniva da opere vendute a meno di 50mila dollari. Una tendenza che sottolinea l’importanza crescente del canale digitale anche se le fiere d’arte e le gallerie rimangono le principali fonti di nuove vendite. Sebbene il contributo modesto al valore totale delle vendite, la fascia bassa del mercato dell’arte rappresenta il cuore pulsante delle transazioni. Una base stabile e continua per dealers e gallerie. La sua crescita stabile nel 2023 evidenzia l’importanza di rendere l’arte accessibile a un pubblico sempre più vasto, nonostante le sfide economiche globali.

 

COSA SUCCEDE DA 50K A 250K

Il segmento delle opere d’arte vendute tra 50mila e 250mila dollari ha dimostrato una stabilità e una crescita moderata. Meno volatile rispetto alle fasce di prezzo più alte, questa realtà rappresenta un rifugio sicuro per i collezionisti. I dipinti confermano la loro posizione preminente, seguiti da sculture, stampe e fotografie. Questi media attraggono collezionisti grazie alla qualità elevata delle opere e alla riconoscibilità degli artisti, elementi chiave che mantengono il loro valore nel tempo. Gli artisti di metà carriera e in alcuni casi quelli emergenti trovano in questo segmento un mercato fertile, sostenuto da dealers che diversificano le loro vendite per includere una gamma più ampia di talenti. Le vendite online hanno acquisito un ruolo crescente nel facilitare l’accesso a un pubblico internazionale e permettere oltremodo ai dealers di espandere i loro mercati. Le piattaforme digitali sono diventate essenziali per raggiungere nuovi collezionisti e aumentare la visibilità delle opere in questa fascia di prezzo che rappresenta una parte significativa delle transazioni online. I collezionisti di questa fascia sono spesso più sofisticati, attenti alla qualità e al potenziale di apprezzamento delle opere nel tempo. Essi preferiscono artisti con una carriera consolidata o emergenti con un forte potenziale di crescita. Le fiere d’arte e le mostre continuano a essere le principali fonti di acquisizione per questi collezionisti. Le parole chiave della fascia di mezzo sono stabilità e dinamismo. La domanda costante e la crescita moderata riflettono un mercato sano e in espansione, in cui artisti e dealers possono prosperare.

NELL’OLIMPO SOPRA I 250K
Il segmento delle opere d’arte di fascia alta, cioè quelle vendute per oltre 250mila dollari, ha mantenuto una posizione preminente nel mercato globale delle aste di belle arti, nonostante una certa volatilità. Questo segmento, sebbene rappresenti meno dell’1% dei lotti venduti, ha costituito ben il 55% del valore totale delle vendite alle aste, con una significativa concentrazione tra 1 e 5 milioni di dollari. Ricordiamo che il mercato dell’arte nel 2023 ha raccolto globalmente oltre 65 miliardi di dollari, in calo del 4% rispetto l’anno precedente. Gli artisti Blue-chip, sinonimo di stabilità e valore crescente, hanno dominato questa fascia. Figure di spicco come Gerhard Richter, Jean-Michel BasquiatAndy Warhol hanno visto le loro opere raggiungere cifre astronomiche. Richter, ad esempio, ha totalizzato vendite per 252 milioni di dollari nel settore post-bellico e contemporaneo, consolidando ulteriormente il suo status di pilastro del mercato. Parallelamente, il segmento degli Old Masters ha registrato un rinnovato interesse. Attraverso artisti come Peter Paul Rubens, le cui vendite hanno toccato i 64,8 milioni di dollari, e figure storiche cinesi come Wang Meng e Zhao Mengfu, questo settore ha beneficiato di una crescita del 2%, rappresentando il 9% del valore delle vendite di belle arti. La ripresa del mercato cinese ha svolto un ruolo cruciale, portando a un aumento delle vendite e a una maggiore visibilità per questi maestri storici. I dipinti e le sculture continuano a dominare il panorama delle vendite di alto valore, costituendo l’82% dei lotti venduti sopra il milione di dollari e l’86% del loro valore complessivo. La geografia del mercato vede ancora una volta Stati Uniti, Cina e Regno Unito come protagonisti indiscussi. La Cina, in particolare, ha registrato un aumento del 14% nei valori delle aste, raggiungendo un totale di 7,9 miliardi di dollari grazie alla ritrovata dinamica post-pandemia.

Articolo di Matteo Dall’Ava

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