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HAI MAI VISTO UNA “VIEWING ROOM”?

Se ci stai leggendo probabilmente sì. Ma è sempre meglio avere una panoramica generale della situazione dell’arte ultra-contemporanea.

Terminata la pandemia, gli amanti dell’arte, i collezionisti, gli investitori, gli Advisor ritorneranno concretamente a far visita alle gallerie d’arte? Gli spazi fisici dedicati all’arte susciteranno ancora una certa attrazione fatale oppure il Covid-19 ha decretato per sempre il loro declino? La risposta a tutte queste domande è: «Non ci interessa!»

Stiamo assistendo a una delle più grandi rivoluzioni della nostra epoca. Il mondo dei venditori d’arte vive, oggi, quello che i negozi dei beni di consumo vivono ormai da almeno un decennio. La vendita online. Nell’esperienza di acquisto attuale è impensabile che catene come Zara, H&M o brand come Nike non abbiano un canale web diretto per la vendita dei propri prodotti. In molti casi, gli acquisti online superano le vendite dell’offline, del negozio fisico.

Ma per l’arte non è mai stato così. L’arte si acquista in fiera. Ci si innamora di un’opera d’arte in galleria. Si tratta col gallerista e si acquista. Questo era vero prima. Ormai non è più così! È arrivato il coronavirus. Collezionisti e mecenati costretti a stare in casa. Per fortuna loro, chi meglio dell’arte ha la capacità di adattarsi al cambiamento?

E così, i più lungimiranti e quelli sempre pronti a reagire hanno scelto le viewing room. Le Online Viewing Room sono sale virtuali. Ricreano ambienti esistenti o inediti tipici delle gallerie d’arte per esporre opere d’arte. Il loro obiettivo è favorire la visita online di opere e artisti in occasione di mostre, di fiere o di grandi esposizioni. Qualcuno ci ha creduto prima. Tra loro anche Teelent. Non una sola galleria, ma una piattaforma creata da artisti per gli artisti in cui ciascun artista ha la propria galleria digitale in cui mostrare il proprio fare in funzione di un obiettivo. E sempre su Teelent si può visitare ST_ARTWALL Gallery.

Una vetrina online in cui poter ammirare ed esprimere il proprio sentimento con un cuore giallo su 1274 opere d’arte provenienti da 165 paesi nel mondo. Quale altra galleria potrebbe avere una tale estensione?

Il mondo dell’arte, quello più sensibile al cambiamento, ha trovato soluzioni che hanno avuto almeno due conseguenze positive. Le viewing room sono state capaci di mantenere inalterata l’attenzione di chi da sempre amato l’arte. Un risultato non da poco. Ma le stesse sono riuscite a ingaggiare una relazione seria e continuativa con i nativi dell’arte. Quelli curiosi che però non hanno mai messo piede in un museo e ancor meno in una galleria. Quelle persone che pur restando chiuse in casa per il lockdown hanno spulciato il web alla ricerca di qualcosa di nuovo, capace di emozionare.

Un esempio eclatante è Art Basel Hong Kong. È stata la prima fiera a essere annullata nel 2020. Senza perdersi d’animo, a fine marzo, ha inaugurato la sua edizione digitale grazie proprio alle online viewing room dando visibilità a 233 espositori.

I risultati? Sono stati davvero importanti in termini di vendite e visitatori virtuali. Art Basel, infatti, ha attirato oltre 250.000 visitatori contro gli 88.000 della scorsa edizione. Non male vero?

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