No, il podcast non salverà l’arte. Ma aiuterà sicuramente tanti enti, molti musei e gallerie ad aprire la loro bellezza anche all’ascolto. Segnaliamo l’iniziativa Da solo al museo del magazine d’arte Artribune. Si tratta di nuovo ciclo di podcast a cura del critico d’arte Ludovico Pratesi. Sarà lui a raccontare la storia e i capolavori dei musei italiani. Enti, ricordiamo bene, che in questo periodo sono chiusi per effetto del Dpcm dello scorso 4 novembre. La prima tappa di Ludovico Pratesi per Da solo al museo è Palazzo Barberini.

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Tra le sue sale vuote, Pratesi svela la storia e gli aneddoti relativi all’architettura del palazzo e dei suoi capolavori realizzati da Andrea del Sarto, Agnolo Bronzino, Canaletto, Caravaggio, El Greco, Guercino, Lorenzo Lotto, Raffaello e Tiepolo.
Ma a pensarci bene, perché il podcast dovrebbe aiutare solo le classiche istituzioni? Il podcast potrebbe essere un’ottimo biglietto da visita anche per l’artista. Raccontare gli aneddoti di una propria opera d’arte. Spiegare il suo Perché. Aiutare a fantasticare sul Che Cosa rappresenta. Evidenziare il come è stata realizzata. Tutto ciò potrebbe essere la chiave di volta della vostra carriera da artista. Il podcast non richiede grossi investimenti. Ma soprattutto non serve attrezzatura. Ho amici di Sky che registrano la voce dei servizi televisivi con il cellulare. Per avviare un podcast bisogna iscriversi a una società di hosting di podcast. In Italia, quella degli hosting è una realtà che riesce a offrire servizi efficienti e a volte a costo zero.
