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E.ART.H NUTRIMENTO MENTALE

Come Eataly offre il fior fiore dei prodotti gastronomici a nutrimento del corpo, così E.ART.H si propone di nutrire le menti con il meglio della produzione di arte contemporanea dei grandi e delle generazioni di artisti emergenti.

Sapete cos’è E.ART.H? Qualcuno potrebbe dire che si tratta dell’ennesima fondazione dedicata all’arte. Ma non lo è per diversi fattori. Innanzitutto, non avremo mai abbastanza fondazioni almeno fino a quando le persone preferiranno passeggiare in un centro commerciale anziché visitare un museo. Soprattutto se quest’ultimo è gratis come E.ART.H. «Vogliamo parlare a un pubblico ampio e introdurre alla conoscenza dell’arte contemporanea e al suo collezionismo con un’attitudine didattica e in totale apertura» afferma Chiara Ventura, vice-presidente di Eataly Art House. «In questa chiave va intesa anche la decisione di rendere tutte le mostre dell’Art House gratuite e affiancarle sempre a un “public program” di approfondimento che include proposte pop.»

Ah sì, dimenticavo di dirvi che E.ART.H è la crasi di Eataly Art House, la costola artistica della celeberrima Eataly. Ma se la catena di punti vendita di generi alimentari ha l’obiettivo di promuovere l’agroalimentare italiano di qualità, valorizzando le produzioni locali e le tradizioni culinarie del Bel Paese, quello della fondazione E.ART.H è «offrire una nuova “terra” in cui coltivare i frutti per il nostro nutrimento fisico e mentale, attraverso la cultura, in cui tutti possano trovare uno spazio di scoperta». A raccontarcelo è sempre Chiara Ventura che mette l’accento sull’importanza simbolica della struttura di E.ART.H., la ex Stazione Frigorifera Specializzata. Costruita nel 1930 e nota per essere stata la più grande ghiacciaia d’Europa fino agli anni Settanta, questo nuovo centro di cultura pop accoglie il pubblico a seguito di un importante intervento di restauro e riqualificazione ambientale all’insegna della piena sostenibilità. Un luogo importante poiché «la programmazione espositiva viene sempre strutturata a partire da una riflessione sul luogo in cui ci troviamo». Come ghiacciaia più grande del sud Europa, qui partivano le derrate alimentari fresche destinate a tutto il continente.

Ecco perché i significati a essa connessi sono davvero molti e su più piani di analisi: tra questi il cibo, il nutrimento, l’ingegno, l’innovazione e la sostenibilità. I suoi diecimila metri quadrati di celle refrigerate e la cupola di cemento armato dal diametro di 24 metri, resi funzionali dall’architetto Mario Botta, hanno una doppia anima. Sicuramente quella culturale che prevede progetti espositivi inediti appositamente concepiti per i propri spazi insieme a momenti di approfondimento e divulgazione a cui si aggiunge quella commerciale costruita secondo modalità innovative e il più possibile inclusive. Seguendo questo ragionamento, il primo piano dell’edificio è dedicato all’Art House e alla sua programmazione culturale, definita da un comitato curatoriale composto da Eva Brioschi, storica e critica d’arte, Walter Guadagnini, direttore di Camera – Centro Italiano per la Fotografia a Torino, e Gaspare Luigi Marcone, storico dell’arte e curatore. Il piano terreno dell’edificio, invece, ospita Eataly e l’Art Market. Quest’ultimo è distribuito lungo tre corridoi disposti a raggiera con allestimenti temporanei divisi per ambito: arti visive e fotografia. Un progetto che nasce in collaborazione con alcune tra le più importanti gallerie attive sul territorio italiano e internazionale. Qui trovate una selezione di opere dedicate ad artisti sempre diversi selezionati da E.ART.H.. SPOILERONE: siamo in contatto con Chiara Ventura affinché selezioni anche gli artisti emergenti di Teelent Art. Mostriamo il peso della nostra community! Del resto, non siamo forse stati i primi a descrivere il manifesto del non-museo? In questo modo, dipinti, sculture, immagini fotografiche e non solo, si offrono al pubblico generale uscendo dagli spazi tradizionalmente deputati alla vendita delle opere d’arte, per stimolare nuove forme di collezionismo. Ma ecco un assaggio delle mostre di E.ART.H già liberamente fruibili nel momento in cui leggerete questo scritto. Fino al 31 marzo 2024 sarà possibile visitare Bruno Munari. La leggerezza dell’arte: una mostra che celebra il primo anno di attività di Eataly Art House e che di fatto ha aperto la nuova stagione espositiva della fondazione.

Questa mostra offre un’immersione nel mondo di un protagonista dell’arte, del design e della grafica del Novecento. Breve inciso: l’approccio sperimentale di Munari si trova scientificamente descritto nell’edizione Da cosa nasce cosa; non un semplice libro, ma una costante fonte di ispirazione in tutti gli ambiti della creatività. Però, se non avete voglia di leggerlo, oppure siete interessati a un approfondimento basterà visitare l’esposizione che illustra passo passo il percorso di avvicinamento al metodo progettuale di Munari basato sul principio del “fare per capire”. La mostra, ovviamente, prevede anche un ciclo di laboratori educativi dedicati al pensiero progettuale creativo dell’artista. Gli stessi inizialmente concepiti per la Pinacoteca di Brera a Milano nel 1977 con il titolo Giocare con l’arte. Oltre a raccontare una pietra miliare della creatività italiana come Munari, la fondazione ha puntato il suo occhio di bue sulla produzione pittorica contemporanea attraverso l’opera di nove giovani artisti: Première, a cura di Luca BeatricePensata per l’Art Market di E.ART.H., la collettiva riunisce le opere di Mauro Baio (Lecco, 1991), Chiara Calore (Abano Terme, 1994), Matteo Capriotti (Giulianova, 1996), Andrea Cedda (Roma, 1997), Lorenzo Ermini (Montevarchi, 1996), Olga Lepri (Mosca, 1997), Gloria Franzin (Treviso, 1999), Sofia Massalongo (Verona, 1998), Davide Serpetti (L’Aquila, 1990). Aperta anche lei fino a domenica 31 marzo 2024, l’esposizione è liberamente fruibile e collezionabile al pian terreno di Eataly Verona. Come diciamo sempre, tra gli artisti emergenti si può sempre nascondere il Dalì di domani. Con Première, Eataly Art House prosegue la propria ricerca sulla scena emergente italiana e il complesso di azioni a sostegno delle giovani leve creative, tra arte e fotografia contemporanee, con l’obiettivo di portare all’attenzione del proprio pubblico le migliori esperienze artistiche attuali.

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